La collezione cetologica di Stefano delle Chiaje presso il Gabinetto di Anatomia Generale e Patologica dell’Università di Napoli

Submitted: 3 February 2014
Accepted: 3 February 2014
Published: 1 September 2013
Abstract Views: 630
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Authors

Nel corso di una ricerca sulla vita privata e professionale di Stefano delle Chiaje, lo studio di alcuni documenti ha fatto supporre che la Balenottera Minore esposta nel Museo Zoologico di Napoli fosse quella donata dallo scienziato al Gabinetto di Anatomia Patologica dell’Università (GAGP) nel 1848 e segnalata all’epoca dalla apposizione di una targa – Dono di Stefano delle Chiaje – grazie al permesso ottenuto, in riconoscenza del donativo, direttamente dal Re. In questo lavoro viene riportato il risultato di indagini effettuate sulla collezione cetologica del GAGP raccolta da Stefano delle Chiaje durante la sua direzione. Tale collezione risultava essere composta da almeno 13 reperti appartenenti ad almeno quattro specie di Cetacei: otto reperti di Balaenoptera acutorostrata, 6 dei quali (cranio e parte dello scheletro assile, sterno, osso ioide, rudimenti pelvici, bulle timpaniche e fanoni montati su base) riconducibili ad un individuo e due fanoni appartenenti ad un altro esemplare; un feto di Balaenopteridae gen. sp.; due esemplari di Lagenorhynchus acutus (uno scheletro e un feto); uno scheletro di Stenella coeruleoalba; un cranio di Tursiops truncatus. Almeno nove di questi reperti sono ancora oggi nel Museo Zoologico di Napoli: scheletro, sterno, osso ioide, bulle timpaniche e fanoni di un individuo di B. acutorostrata; un fanone di un altro individuo di B. acutorostrata; gli scheletri di l. acutus e di S. coeruleoalba; il cranio di T. truncatus. L’esemplare più interessante è lo scheletro di Balenottera minore che delle Chiaje nel 1846 acquistò personalmente da W. F. K. Christie, Direttore del Museo Zoologico dell’Università di Bergen in Norvegia, per farne dono all’Università di Napoli.

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Torino, M., & Maio, N. (2013). La collezione cetologica di Stefano delle Chiaje presso il Gabinetto di Anatomia Generale e Patologica dell’Università di Napoli. Natural History Sciences, 154(2), 157–171. https://doi.org/10.4081/nhs.2013.157

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